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Scrittura geroglifica: le caratteristiche e gli scribi

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Scrittura geroglifica: le caratteristiche e gli scribi

La scrittura geroglifica è la scrittura egizia. Molto affascinante, perché è stata soggetta a varie interpretazioni. Gli storici si sono occupati di cercare di capirne il vero significato e attualmente siamo arrivati a saperne di più su questo tipo di scrittura geroglifica che è stata inventata nel terzo millennio a.C. Possiamo dire che si tratta di una scrittura sacra, infatti la ritroviamo soprattutto usata nelle iscrizioni religiose.

Ma quali sono le caratteristiche principali della scrittura geroglifica e chi si occupava, nell’antica società egizia, di utilizzarla? Infatti questa scrittura non era appannaggio di tutti, perché non tutti sapevano leggere o scrivere. Vediamo di capirne di più.

Le caratteristiche principali della scrittura geroglifica

Gli antichi egizi hanno appreso all’inizio la scrittura pittografica, rilevandola dai sumeri, e l’hanno utilizzata insieme ai caratteri ideografici. In particolare, se vogliamo capirne di più sulle caratteristiche fondamentali della scrittura geroglifica, dobbiamo dire che si tratta di un tipo di scrittura non alfabetica.

Questo tipo di scrittura è formato da moltissimi segni. In particolare bisogna distinguere i logogrammi, che sono dei simboli che rappresentano le cose, le persone o gli esseri divini. Ma la scrittura geroglifica ha anche dei segni fonetici, che hanno una natura sillabica e sono usati per esprimere concetti che non possono essere rappresentati tramite le figure.

Inoltre ci sono i segni determinativi, che sono utilizzati per precisare il significato dei concetti, quando può sorgere un certo dubbio di interpretazione. Questi segni determinativi non si pronunciano, perché sono muti.

La scrittura geroglifica utilizzata dagli scribi

Essendo composta da moltissimi segni diversi, la scrittura antica utilizzata dagli egizi non è affatto facile da apprendere e da utilizzare. Richiede una certa esperienza e una certa abilità. D’altronde, come abbiamo detto prima, non tutti nella società egiziana di quel tempo avevano accesso alla lettura e alla scrittura.

Per questo esistevano invece gli scribi, che erano dei funzionari pubblici che si occupavano proprio della comunicazione scritta. Quella degli scribi era una vera e propria casta che aveva molto prestigio. Sono proprio gli scribi che conservano le scritture religiose.

La funzione della scrittura

In ogni caso non dobbiamo pensare soltanto ad una scrittura che avesse esclusivamente una funzione religiosa. Basti pensare infatti a quanto contasse la scrittura come forma di comunicazione per archiviare ogni movimento in entrata e in uscita dai magazzini.

Inoltre la scrittura geroglifica egizia si rivelava essenziale anche per progettare la costruzione di opere architettoniche e monumentali. Alcune di queste opere erano davvero importanti, perché da esse dipendeva la vita stessa degli egizi.

Basti pensare, per esempio, in questo senso alle opere artificiali che venivano costruite per regolare le piene del Nilo.

La scrittura geroglifica utilizzata sui papiri

Ma quali sono i materiali che utilizzano gli scribi per incidere i segni tipici della scrittura geroglifica egiziana? Gli scribi utilizzano prevalentemente il papiro. Si tratta di un telo ricavato dalla corteccia di piante ad alto fusto.

Gli egizi avevano anche una sorta di penna, che era ottenuta dalla lavorazione del gambo di un giunco. La penna veniva immersa in un liquido che vedeva la composizione di acqua, cenere e colla.