Uno dei punti più complessi che il Governo sta affrontando in queste ultime settimane riguarda il ripristino delle lezioni in presenza a partire dal 7 gennaio. Sull’argomento è intervenuto anche il Premier Conte, che ha riferito che in questi momenti si sta facendo un grande lavoro per tornare dopo le vacanze di Natale con la didattica in presenza. Il Presidente del Consiglio ha riferito di aver organizzato degli incontri con i Prefetti, per cercare di stabilire le misure che riguardano i trasporti e gli orari di entrata e di uscita dalla scuola, tenendo conto delle realtà locali.
Sarà possibile ritornare a scuola il 7 gennaio?
Dopo le misure restrittive, che hanno imposto alle scuole superiori la didattica a distanza, non sembra essere facile la possibilità di ritornare a scuola il 7 gennaio in presenza. Infatti i dati relativi alla pandemia sono ancora preoccupanti, perché restano alti i numeri dei contagi e dei decessi.
Adesso, con l’arrivo delle festività legate al Natale, l’esecutivo ha preparato delle misure specifiche. Lo stesso Conte ha detto che non si può individuare nella scuola un focolaio e nemmeno nel settore dei trasporti.
La ministra dell’Istruzione Azzolina insiste, in modo che si possa arrivare ad avere i tamponi per la scuola, mentre il comitato tecnico scientifico, che ha espresso le proprie preoccupazioni, chiede maggiore rigore.
Le dichiarazioni del comitato tecnico scientifico
Mentre da un lato Azzolina evidenzia sempre più forte che la scuola deve essere in presenza, le dichiarazioni di Agostino Miozzo, coordinatore del comitato tecnico scientifico, esprimono le preoccupazioni per le prossime settimane, coltivando speranze che ripone nell’inizio della campagna vaccinale.