
Il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri nei giorni scorsi ha avanzato la proposta di ricorrere alle vacanze di Natale prolungate a causa della pandemia che non sembra arrestarsi. Sileri ha dichiarato che, se i contagi da Covid 19 arriveranno a 100.000 al giorno, si potrebbe pensare di ritardare di due settimane l’apertura delle scuole dopo le vacanze di Natale. Ma cosa sta succedendo in queste ore riguardo alla questione?
L’ipotesi del recupero delle lezioni perse a gennaio
Secondo ciò che ha dichiarato Giorgio Palù, virologo dell’Università di Padova, l’ipotesi non sarebbe affatto da escludere. Infatti l’esperto ha colto a piene mani la proposta di Sileri e, intervenendo sull’argomento, ha fatto presente che potrebbe essere possibile allungare il periodo delle vacanze natalizie, se ci fosse la possibilità di recuperare poi le lezioni perse in una fase successiva, magari a giugno.
Ma bisogna vedere che cosa dicono sulla situazione gli esponenti del Governo.
Bianchi e Draghi dicono no al prolungamento delle vacanze natalizie
A quanto pare, da questo punto di vista, gli esponenti del Governo Draghi non sono molto d’accordo. L’opinione pubblica si era piuttosto infervorata dal fatto del prolungamento delle vacanze natalizie, ma il ministro Bianchi è intervenuto dichiarandola una misura sbagliata, anche perché il comparto della scuola, secondo il ministro dell’Istruzione, ha risposto attivamente alla vaccinazione.
Bianchi ha evidenziato che il problema non è costituito da ciò che accade dentro le aule, ma fuori dalla scuola. Sulla stessa linea è l’opinione del Presidente del Consiglio Mario Draghi, che, nel corso della conferenza stampa di fine anno, ha ribadito la posizione del ministro Bianchi, annunciando comunque nuove misure in via di precauzione.