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Inizio della scuola con più di 150mila insegnanti da nominare

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di Redazione

15/09/2020

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L'inizio della scuola riserva molte problematiche. Infatti, nonostante siano già cominciate le lezioni in presenza, in molte regioni a partire dal 14 settembre, mancano ancora in tutta Italia circa 150mila insegnanti da nominare. Ogni istituto ha cercato di trovare la soluzione più adatta, proponendo per i primi giorni di scuola un orario ridotto.

Il sistema delle graduatorie provinciali funziona davvero?

I sindacati sottolineano come il sistema introdotto delle graduatorie provinciali abbia allungato i tempi. Infatti ultimamente è scoppiata una polemica sul fatto che ci sarebbero stati molti errori nell'assegnazione del punteggio ai docenti inseriti in queste graduatorie. Il risultato potrebbe consistere in un paradosso: nomine più veloci per le supplenze annuali, ma contenziosi per eventuali errori nella posizione. Tra l'altro quest'anno, come fanno notare sempre i sindacati, ci sarebbe stato bisogno di maggior velocità a causa delle condizioni di sicurezza che le scuole hanno dovuto intraprendere per garantire una riduzione del rischio del contagio all'interno delle strutture. Eppure gli orari provvisori rischiano di allungarsi fino al mese di ottobre.

La questione dell'organico Covid

I posti in tutto da ricoprire sarebbero circa 862mila. A questi si devono aggiungere i posti che spettano al cosiddetto organico Covid, quei supplenti che verrebbero nominati per rafforzare il sistema scolastico in seguito all'emergenza sanitaria. Secondo la Cisl Scuola, si potrebbe arrivare a nominare circa 50-60mila insegnanti con contratti di 9 mesi. Sono infatti state stanziate risorse pari a 2 miliardi per nominare questi docenti che poi sarebbero licenziabili in caso di nuovo lockdown. A tutto ciò vanno aggiunti i 77mila posti in deroga da assegnare per il sostegno.
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