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Apertura scuole a settembre, De Cristofaro: 'Non possono proseguire a distanza'

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di Redazione

05/05/2020

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Si discute ancora sul nodo dell'apertura scuole a settembre. La ministra Azzolina ha dovuto ribadire alcune posizioni del Ministero. Se in un primo momento aveva dichiarato che l'orientamento era quello di puntare su una didattica mista, metà in presenza e metà a distanza, poi ha ribadito che questa soluzione potesse andare bene soltanto per gli alunni più grandi.

Cosa ha dichiarato il sottosegretario De Cristofaro

Adesso sulla questione dell'apertura scuole a settembre è intervenuto anche il sottosegretario all'Istruzione De Cristofaro. Quest'ultimo ha postato un intervento su Facebook, ricordando alcune regole che riguarderebbero in particolare gli alunni delle scuole dell'infanzia e della scuola primaria. De Cristofaro ha fatto presente come non sia possibile proseguire per questi alunni più piccoli con la didattica a distanza e che c'è la necessità di un'apertura scuole a settembre, in modo che tutti gli alunni dell'infanzia e della primaria possano ritornare senza particolari problemi. Ha assicurato che c'è in questo senso un grande impegno da parte del Ministero.

Le conseguenze del proseguire con la didattica a distanza

Ma De Cristofaro ha sottolineato come ci sarebbero dei rischi che si dovrebbero tenere presenti se non si provvederà alla riapertura delle scuole a settembre e si continuerà invece con la didattica a distanza. I rischi sarebbero tanti, secondo il sottosegretario, e non riguarderebbero soltanto le difficoltà per la connessione o dalla mancanza di strumenti tecnologici. Si parla anche di fragilità emotiva anche per mancanza di stimoli e di motivazione adeguati. Per questo De Cristofaro ritiene che sia doveroso investire più risorse.
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